Il museo degli strumenti musicali a piemonte d’istria
Il museo degli strumenti musicali a Piemonte d’Istria ( MU = BAJS ) nasce nell’aprile del 2016 per una serie di circostanze fortuite: una raccolta di strumenti musicali, frutto di 40 anni di attività del mestiere di artigiano liutaio, e l’incontro con il Sindaco di Grisignana che prospetta per questo borgo medioevale un futuro di turismo culturale. E’ una sfida, per un villaggio di poche anime, fuori dalle rotte del turismo “acquatico”, che poco altro ha da offrire oltre che la primitiva sensazione di un tempo “fermato”.
Ma va bene così: in questo territorio è nato il “mistro” Ottavio Stocovaz “Rapatocki” musicista popolare e costruttore di quei “bajs, bassetto, liron, leron”, e a lui è intitolato il museo, non solo per la sua attività di liutaio, ma soprattutto per aver coinvolto nel recupero delle tradizioni musicali giovani musicisti che continuano la sua strada.
E in questo territorio compare nel 1586 per la prima volta il cognome Macovaz, come scritto sullo “Status Animarum” della Pieve di Piemonte. E un discendente di questa famiglia, raccoglie queste eredità di musicisti, contadini, falegnami, “canterini” e le trasforma in strumenti musicali della cultura popolare. Poi le strade con Ottavio si incrociano, entrambi falegnami, entrambi costruttori di strumenti, entrambi nati nello stesso territorio.
Con questa storia alle spalle nasce il Museo degli strumenti musicali a Piemonte d’Istria. Non è nè un grande, nè importante museo, ma raccoglie strumenti musicali di questa complessa e variegata regione, dove la Storia ha portato lingue, usi, costumi, religioni, proverbi e musiche via via diverse. Ma la musica di un tempo, a differenza dei libri che ci possono raccontare di uno, due, dieci secoli fa, è sparita.
Da poco più di 50 anni abbiamo la possibilità di registare i suoni. Ma esistono musicisti popolari che hanno 80, 90 anni e che possono tramandare musiche sentite in gioventù. Ecco, questo è uno degli obbiettivi che si propone il Museo. L’altro compito è forse ancora più arduo: nel mondo del virtuale – e dei futuri robot- far riscoprire come un pezzo di legno, sapientemente lavorato dalla mano dell’artigiano, possa, attraverso il musicista, far scaturire le emozioni dell’animo umano che né la parola scritta né le immagini sono capaci di ricreare.
E’ questo il percorso che il museo ha iniziato partendo dalla sistemazione degli strumenti, la loro catalogazione, le intonazioni, la loro distribuzione territoriale, una biblioteca specifica e d’altro lato, grazie anche alla disponibilità del Centro Culturale Polivalente di Piemonte, attività musicali, seminari di tecnica strumentale e vocale, introduzione alla costruzione di strumenti in legno (bajs, armonica triestina, sopele).
Il tutto dentro un paesaggio culturale che mantiene ancora i tratti della civiltà contadina e della musica come aggregante sociale.
Le visite al museo sono gratuite e si richiedono all’ e-mail: waltermacovaz@gmail.com
Radno vrijeme
MUZEJ NARODNIH GLAZBALA I ARHEOLOŠKI MUZEJ (ISTRA, ZAVRŠJE)
MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI POPOLARI e MUSEO ARCHEOLOGICO (PIEMONTE D’ISTRIA)
RASPORED RADA MUZEJA VII i VIII mj.:
PONEDJELJAK – PETAK: 09:00-12:00 ; 16:00 – 19:00 / SUBOTA, NEDJELJA: 16:00-19:00
ORARIO D’APERTURA:
LUNEDI’ – VENERDI’: 09:00-12:00 ; 16:00 – 19:00 / SABATO, DOMENICA: 16:00-19:00
Muzej je ZATVOREN za sve ostale mjesece ali se može uz prethodnu najavu organizirati posjet.
Telefon: 776-131